Angus Dhern e Laryinn erano seduti sulla sabbia, mentre davanti a loro le onde del mare scivolavano a bagnare i loro piedi. Laryinn era triste, Angus le teneva le mani strette tra le sue.
-Devo partire Laryinn, sono il capitano della nave, e così mi è stato ordinato, - guardò il volto di lei, vedeva le lacrime rigarle le guance candide, mentre il vento dava lieve vita ai suoi capelli rossi e lisci.
-Ma sono tre mesi, lontano nel mare, lontano da me…- gli rispose Laryinn.
Angus le passò una mano sulla guancia, le sorrise fissandola negli occhi.
-Ma tornerò Laryinn, e le cose cambieranno. Andrò da Yordell la maga, e le dirò che la lascio. Condividiamo lo stesso tetto, ma non lo stesso cuore. Con l'inganno e la magia mi tiene avvinto a sé, e sono vicino a lei non per amore, ma per timore… Mi stregò per avermi, e non sono altro che un oggetto per lei, per il suo piacere. Un giorno, quando non avrò più forze, e lei sarà ancora bella e giovane, mi getterà via come un guanto usato, e ammalierà un altro giovane per continuare a compiacersi della vita.-
Laryinn si strinse a lui.
-Andrò da Yordell la maga, e con tutta la mia forza d'animo la lascerò! Tornerò da te, per vivere insieme per sempre.-
Angus allungò un braccio, puntando il dito verso la sommità della rupe.
-Ecco, - disse a Laryinn, che fissava la rupe che lui le indicava, -sarai li ad aspettarmi, sulla cima della rupe, vedrai la mia nave apparire all'orizzonte, io sarò di vedetta, e da lontano sarai la prima cosa sulla terra che vedrò, tra tre mesi a partire da oggi…-
Angus fissò gli occhi di Laryinn, e vide la gioia brillare nelle sue pupille. La baciò con tenerezza.

Laryinn era in piedi, sul bordo della rupe a strapiombo sul mare. La luna era alta nel cielo, ma le nubi le impedivano di brillare sulle onde, onde che in quel momento erano alte e potenti; intorno a lei il vento gemeva, forte e selvaggio.
Le sue guance erano rigate dalle lacrime, mentre osservava l'orizzonte, che non riusciva a distinguere dal cielo nero e coperto di nubi.
Ma continuava a fissare, a scrutare.
-Cosa ci fai qui!- Le chiese la voce alle sue spalle, Laryinn si voltò e vide la donna, alta, elegante, austera, e di una bellezza selvaggia.
-Attendo il mio uomo-, le rispose Laryinn.
-Il tuo uomo? E chi è lui?- Le chiese la donna.
-Un marinaio, - le rispose Laryinn, - un marinaio partito per mare, settimane fa, ma mi aveva promesso che sarebbe tornato…-
-E lo aspetti qui? Non hai paura della tempesta?-
Laryinn poteva sentire la voce di quella donna chiaramente; anche con la tempesta che le rombava intorno lei sentiva limpide le domande della donna, che parlava senza sforzo.
-Si, lo aspetto qui, perché questa notte lui diceva che sarebbe tornato, ma il mare è cattivo questa sera, ed io ho paura per lui.-
La donna si avvicinò a Laryinn, e lei vide nei suoi occhi serpeggiare la luce dell'ira.
-Si, il mare è cattivo, e lo sarò di più io! Poiché l'uomo che ami era mio, a me faceva le sue promesse, a me dedicava il suo amore, ed intanto lui era con te.-
Laryinn sgranò gli occhi.
-Solo adesso ti riconosco, Yordell la maga, e ora vedo che lui aveva ragione a temerti! Si, era con te che viveva, nella paura, nel timore, ma era a me che voleva offrire il suo amore libero.-
Yordell la maga si avvicinò a Laryinn, i due volti, uno di fronte all'altro.
Poi Yordell la maga parlò.
-E così sia allora, tu lo ami, ma lui non tornerà questa sera. Non tornerà mai più, in nessuna sera, perché adesso io voglio che il mare lo prenda, e che lo faccia suo per sempre.-
Ed in quel momento un fulmine cadde dal cielo, sul mare, con grande fragore, e alle orecchie di Laryinn giunse lontano l'urlo di dolore, di agonia di molti uomini, e fu chiara nella sua mente l'immagine di una nave che affondava, condannando tutto il suo equipaggio all' oblìo delle onde.
Laryinn rimase a fissare l'orizzonte, sicura del fatto che il suo uomo era ormai nel mare. Poi si voltò verso Yordell la maga.
-Tu, donna crudele, arida di cuore. Hai fatto in modo che Angus non possa tornare ed essere felice, ma questo non mi priverà di lui. Perché se adesso il mio amore è il mare allora anche io vivrò in lui.-
E detto ciò Laryinn si gettò giù dalla rupe, tra la tempesta e le onde che spazzavano la rupe. Ma in quell'era la natura aveva i suoi protettori, e gli Elfi, creature guardiane di ogni luogo, avevano visto cosa era successo. Per questo si incarnarono in luce ed apparvero a Yordell la maga.
-Tu donna vuota, Yordell delle lacrime, che usi il tuo misero potere solamente per avere gioia materiale e vendetta. Ecco cosa ti aspetta!-
Yordell delle lacrime capì allora che era stata battuta.
La maga vide, affacciata dalla rupe, cosa cambiò nella pietra sotto di lei, vide quel volto emergere dalla roccia, enorme, vide le due pietre brillare come fossero pupille, ed il masso, con la crepa orizzontale simile ad una bocca.
Yordell delle lacrime aveva fallito nella sua crudeltà, e per questo la pietra si aprì sotto i suoi piedi, e la ingoiò tra le fiamme della Terra, per poi chiudersi su di essa.
E Laryinn rimase così, scolpita nella roccia, il suo volto splendido e vivo, mentre le onde del mare, il suo amore Angus, la abbracciavano in eterno, baciandole il volto con gli spruzzi della loro schiuma ribollente.